Il nuovo Dpcm prevede 4,3 miliardi di euro nel Fondo di solidarietà comunale, più altri 400 milioni che verranno utilizzati per rispondere alle esigenze dei territori e sostenere chi non arriva a coprire la spesa per l'approviggionamento di beni essenziali.
L’intervento, è stato realizzato con procedure di urgenza per aiutare i sindaci italiani a far fronte in modo diretto e immediato alle numerose situazioni di disagio. Governo, sindaci, agricoltori, commercianti, reti di volontariato sono impegnati in una impresa senza precedenti di solidarietà per dare un aiuto concreto ai cittadini maggiormente esposti alla crisi generata dal Corinavirus.

I Comuni italiani avranno a disposizione entro il 15 aprile risorse fresche per aiutare i più deboli e fondi per l'acquisto di buoni spesa da consegnare alle famiglie più in difficoltà a causa dell'emergenza coronavirus.
I fondi, ovviamente, potranno essere integrati da privati, produttori o distributori di generi alimentari, attraverso donazioni defiscalizzate.

Per quanto riguarda la distribuzione dei fondi, la scelta dei comuni di destinazione si baserà sul minor reddito pro capite dei cittadini e sul numero di abitanti. Dovrebbero essere destinati almeno 20mila euro ai comuni fino 5mila abitanti, 50mila per i comuni tra 5mila e 30mila abitanti, 80mila euro per comuni fino a 69mila abitanti e 150mila euro per i comuni capoluogo.
Una volta assegnate ai comuni, le risorse verranno destinate alle famiglie attraverso i servizi sociali, cui spetta individuare tutti coloro che sono in situazione di difficoltà. Si dovrebbe dare priorità a coloro che non sono già beneficiari di sostegno pubblico.

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