Decreto #CuraItalia: Bonus Pubblicità ed Edicole
Decreto #CuraItalia: Bonus Pubblicità ed Edicole
19 marzo 2020 // Consulenza, Speciale COVID-19
Per far fronte alle difficoltà economiche che le aziende italiane devono affrontare, il Decreto #CuraItalia, che puoi trovare sul sito della Gazzetta Ufficiale, ha introdotto varie misure di sostegno. Oggi ti parleremo dei provvedimenti presi a favore delle imprese della filiera della stampa.
Forse ricorderai che qualche giorno fa’ ti avevamo detto che non erano ancora state decise le sorti del Bonus Pubblicità, adesso siamo qui per parlartene. Come immaginerai sono state introdotte delle modifiche rispetto a quanto ti avevamo detto nel nostro precedente articolo, vediamole.
L’incentivo consiste per il 2020 in un credito d’imposta uguale al 30% delle spese sostenute per le campagne pubblicitarie su stampa quotidiana, periodica, online e sulle emittenti televisive e radiofoniche locali.
Possono usufruirne i titolari di reddito d’impresa, i lavoratori autonomi e gli enti non commerciali; infine è stato spostata la finestra per l’invio delle richieste, che andranno presentate dal 1° Settembre al 30 Settembre 2020. Buona notizia! Le domande presentate tra il 1° e il 31 Marzo sono considerate valide.
Sono state introdotte delle modifiche anche al Tax Credit Edicole, un incentivo per supportare chi si occupa della distribuzione della stampa.
Ne possono usufruire:
- Commercianti che si occupano esclusivamente della vendita al dettaglio di giornali, riviste e periodici, e che si trovano in comuni con meno di 5.000 abitanti, oppure in comuni con un unico punto vendita. Questa categoria ha la priorità per il riconoscimento degli incentivi.
- Commercianti che non si occupano esclusivamente della vendita di giornali, riviste e periodici, anche se in comuni con altri punti vendita al dettaglio della stampa.
- Imprese distributrici della stampa che forniscono giornali (quotidiani e periodici) alle rivendite poste in comuni con popolazione inferiore a 5.000 abitanti oppure con un solo punto vendita.
Si tratta di un credito d’imposta di massimo 4.000 euro, parametrato agli importi pagati nel 2019 dal titolare del punto vendita a titolo di:
- Imu (imposta municipale unica);
- Tasi (tributo servizi indivisibili);
- Cosap (canone di occupazione suolo aree pubbliche);
- Tari (tassa sui rifiuti);
- Spese di locazione al netto d’IVA, purchè l’esercente abbia l’unico punto vendita nel territorio comunale;
- Servizi di fornitura di energia elettrica;
- Servizi telefonici e di collegamento a internet;
- Servizi di consegna a domicilio delle copie dei giornali.
Attenti! Per i commercianti “non esclusivi” il credito sarà parametrato alle voci indicate sopra e commisurato al rapporto tra i ricavi ottenuti dalla vendita di giornali al lordo di quanto dovuto ai fornitori e i ricavi complessivi.
Sarà possibile richiederlo tra il 1° e il 30 Settembre 2020.
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