Come funziona la cedolare secca
Come funziona la cedolare secca
02 gennaio 2020 // Consulenza
Ti è capitato sicuramente di sentir parlare di cedolare secca, ma sai come funziona? Facciamo un ripasso veloce sulle regole principali!
Si tratta di un regime facoltativo che prevede il pagamento di solo un’imposta uguale al 21% del canone di locazione annuo, e che sostituisce l’imposta sul reddito delle persone fisiche e le relative addizionali.
Inoltre, se quando viene registrato il contratto, o nelle annualità successive, decidete di esercitare quest’opzione, la cedolare secca sostituisce anche le imposte di registro e di bollo sui contratti di locazione.
L’opzione per la cedolare secca è valida per le unità immobiliari che appartengono alle categorie catastali dalla A/1 alla A/11 (attenzione è esclusa la A/10!) locate ad uso abitativo e per le relative pertinenze, ma anche per i contratti di locazione di tipo strumentale, stipulati nel 2019, con oggetto locali commerciali classificati nella categoria catastale C/1 e con superficie fino a 600 metri quadrati (pertinenze escluse).
Ti conviene optare per questo regime? Diamo uno sguardo ai pro e contro.
Se scegli l’opzione cedolare secca, il vantaggio è evidente: i canoni tassati con l’imposta sostitutiva sono esclusi dal reddito complessivo e quindi non rilevano ai fini della progressività delle aliquote Irpef.
C’è anche uno svantaggio: per tutta la durata dell’opzione non è possibile né rinegoziare il canone di locazione, anche se previsto nel contratto, né variarlo in base all’indice nazionale dei prezzi al consumo.
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