Agenzia delle Entrate: chiarimenti sul credito d’imposta per i contratti d’affitto
Agenzia delle Entrate: chiarimenti sul credito d’imposta per i contratti d’affitto
06 aprile 2020 // Consulenza, Speciale COVID-19
Come sapete il Decreto #CuraItalia prevede, per gli imprenditori, un credito d’imposta del 60% del canone di locazione del mese di Marzo relativamente agli immobili che rientrano nella categoria catastale C/1 (negozi e botteghe); se volete rinfrescarvi la memoria, potete leggere questi articoli: “Credito d’imposta destinato alle locazioni commerciali” e “Decreto #CuraItalia: è spendibile dal 25 Marzo il credito d’imposta per le locazioni”.
Dal momento che erano sorti alcuni dubbi proprio a riguardo di quest’agevolazione, l’Agenzia delle Entrate, attraverso una circolare, ha deciso di fare chiarezza. Vediamo!
Mentre prima era stato comunicato che il credito d’imposta poteva essere richiesto anche da quei negozianti che non avevano ancora ancora pagato l’affitto del mese di Marzo, ora l’Agenzia delle Entrate ha precisato che non è così. Per richiedere l’agevolazione è necessario aver già pagato il canone di locazione.
Inoltre, è stato confermato che l’agevolazione può essere richiesta solo per gli immobili appartenenti alla categoria C/1. Tutti gli altri immobili che rientrano in altre categorie catastali, anche se con destinazione commerciale, sono esclusi dal credito d’imposta.
Come ultima cosa, vi ricordiamo che il credito d’imposta per il canone d’affitto può essere utilizzato solo in compensazione attraverso il modello F24, e il suo codice tributo è “6914”.
Continuate a leggerci, vi daremo altri aggiornamenti!